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Speriamo che la VERITA' si diffondano. Abbiamo bisogno di più nascite di ITALIANI e non di altri migranti.
RispondiEliminaNon sarebbe ora di rimpatriarli e di mandarli ad altri paesi UE?
RispondiEliminaCi stanno spolpando vivi
RispondiEliminaDELUSIONE GOVERNO MELONI:
RispondiEliminae' stato fatto ne piu' ne meno quello che avrebbe fatto un governo PD o un governo Draghi , (vedere le azioni riguardanti gli immigrati o le decisioni in accordo con l'Europa),con buona pace di chi crede serva andare a votare. ma a parte i proclami di concreto? Solo gli sbarchi quadruplicati. La maggior parte di ciò che è stato realizzato erano tutte misure attuate dal precedente esecutivo. Mi sfugge quando abbiamo firmato un trattato con L’ucraina…
"Il sistema Italia non è in grado di mettere a terra tutti i progetti del Pnrr, bisogna prendere solo le risorse che siamo in grado di spendere". Sono le parole, pesanti, di Guido Crosetto rilasciate in una intervista a la Stampa. Secondo il ministro della Difesa, "l'Italia può fare tutto tranne che perdere i soldi. Faccio un esempio: prendiamo 100 milioni di euro per un'opera, entro la scadenza ne spendiamo solo 98. Significa che dobbiamo restituirne 98 milioni e ci teniamo l'opera non finita che dovremo pagare con il nostro bilancio. Il problema non è solo burocratico, di progettazione. La vera domanda è l'Italia ha la possibilità di scaricare a terra 200 miliardi in tre anni". Sul Mes e il fatto che l'Italia non ha approvato la riforma, il ministro aggiunge: "Il Mes non è nato come forma di finanziamento, ma come possibilità dell'Europa di intervenire in crisi come quella greca. E in Grecia dopo il maxi-prestito, la Troika ha commissariato una nazione sostituendosi al Parlamento. A me non piace. Se il Mes diventasse uno strumento che sostituisce la possibilità della Bce di intervenire nell'acquisto dei debiti sovrani quando si alzano troppo i tassi allora se ne stravolgerebbe il ruolo originale e potrebbe diventare utile".
RispondiEliminaSulla guerra in Ucraina "l'Italia si muove lungo due linee portanti - sottolinea Crosetto -. La prima è quella dell'aiuto: dobbiamo garantire all'Ucraina il diritto a difendersi. Ma dall'altra c'è un costante e quotidiano impegno a provare a costruire un tavolo per la pace. Perché adesso l'unica cosa che noi possiamo cercare di fare non è far finire la guerra, ma far interrompere lo scontro e provare a far sedere allo stesso tavolo due interlocutori che non si parlano e non hanno nulla in comune". "Auspicherei un ruolo maggiore dell'Europa per cercare di gettare acqua sul fuoco - osserva -. Perché si è bravissimi a buttare benzina, ma non c'è nessuno che fa il pompiere. Noi abbiamo bisogno di pompieri in un mondo in cui l'Onu, che doveva essere il pompiere, ha perso la possibilità di esserlo. Perché il Consiglio di sicurezza è bloccato dai membri permanenti come Russia, Cina, Stati Uniti. Quindi per la pace c'è bisogno di un altro interlocutore". Può esserlo la Cina?. "La Cina dev'essere un interlocutore al tavolo della pace. Per gli imprenditori però è un grandissimo concorrente. È uno dei temi che dobbiamo porci in Italia e in Europa". Infine sui balneari Crosetto conclude: "Si possono adeguare regole e tariffe, senza portare avanti un'ideologia. Se a parità di incasso per lo Stato posso avere 100 bagni gestiti da 100 famiglie o 100 bagni gestiti da una sola grande società, preferisco avere 100 famiglie".
giudice per le indagini preliminari del tribunale di Latina, è stata arrestata nell'ambito di un'indagine della Procura di Perugia. La giudice è attualmente in carcere. E' accusata, insieme a due collaboratori, a vario titolo di corruzione per atti contrario ai doveri di ufficio, corruzione in atti giudiziari e induzione indebita a dare o promettere utilità.
RispondiEliminaIn carcere anche il professionista Silvano Ferraro mentre ai domiciliari è finita Stefania Vitto, entrambi collaboratori nell’ambito di procedure di amministrazione giudiziaria.
Giorgia Castriota è accusata di aver affidato incarichi professionali in cambio di denaro, gioielli, viaggi e anche un abbonamento annuale in tribuna d’onore allo stadio Olimpico di Roma.
Questi la pensione la vogliono ce la prendono a noi
RispondiEliminaTutte le bugie sui migranti che ci pagano le pensioni. Lo studioso: "Sono un'opportunità, ma non è vero che senza di loro le pensioni non sarebbero garantite". È falso dire che senza gli stranieri non riusciamo a pagare le pensioni». Alberto Brambilla, presidente Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, non ha dubbi nel sostenere che, in materia di immigrazione, spesso, i numeri smentiscono l'ideologia, proprio come dimostra una ricerca che ha condotto insieme a Natale Forlani, ex Direttore generale della Direzione dell'Immigrazione presso il Ministero del Lavoro.
RispondiEliminaCom'è nato il vostro studio?
«La nostra ricerca era una risposta doverosa alle tesi della Fondazione Leone Moressa e di altri soggetti come la Caritas. Ci siamo chiesti se è vero che, se non ci fossero gli extracomunitari, l'Inps non garantirebbe le pensioni. Questo non è vero perché dei 23 milioni e 300mila contribuenti reali dell'Inps gli stranieri sono meno di 3 milioni. Ma non solo. I redditi degli italiani sono abbastanza alti (vanno dai 18 ai 30mila euro), mentre tra gli stranieri il reddito medio è tra i 9mila e i 12mila e 700 euro. Rifacendo i conti, sulla base dei dati Inps, risulta che i contributi degli stranieri non sono 11 miliardi, come sostenuto dalle organizzazioni che ho già citato, ma sono al massimo 4-5 miliardi. Col metodo di calcolo contributivo, poi, risulta che i contributi sono un credito per gli stranieri e un debito per l'Inps. E, infine, esiste una convenzione internazionale che ci impone di trasferire questi soldi al Paese d'origine qualora gli stranieri, una volta andati in pensione, decidano di tornare nella loro patria».
Quali altre criticità avete evidenziato nelle tesi di chi ritiene che i migranti siano una risorsa indispensabile per il nostro Paese?
«Anche l'affermazione secondo cui gli extracomunitari contribuiscano enormemente all'economia nazionale mi ha fatto sobbalzare. Nel mio ultimo libro, infatti, ho messo in evidenza che gli extracomunitari non sono un guadagno, ma casomai un investimento che necessita di molte risorse. La Germania investe sull'immigrazione perché assume solo i tunisini specializzati che servono alle imprese tedesche e predispone per loro dei corsi di formazione ad hoc. In Italia, invece, tutte le entrate provenienti dagli extracomunitari sono 16-17 miliardi, a fronte di 11,6 miliardi di spese per la sanità e altri 20 miliardi per il resto dei servizi. Stiamo a 32 miliardi di costi contro 16 miliardi di introiti. Ed è normale che sia così perché gli stranieri sono un investimento».
La Coldiretti e la Confindustria sostengono che, senza l'assunzione di 83mila stranieri, si fermerebbe l'intera filiera agro-alimentare e quella turistica. Lei cosa ne pensa?
«Non sono d'accordo. Secondo i miei dati abbiamo 5 milioni e 600mila persone che sono in povertà assoluta, altri 8, 6 milioni di persone in povertà relativa. Possibile che su totale di 14,3 milioni di italiani di cui più di 8 milioni in età da lavoro non si riescano a trovare 83mila persone che, con un contratto regolare, vadano a raccogliere la frutta e la verdura? Ricordo, infine, che noi siamo il Paese Ocse con il più basso tasso di occupazione». Ma, quindi, in definitiva, i migranti sono una risorsa per l'Italia? «I migranti, se ben selezionati, sono un'opportunità. L'Italia è il quinto Paese per accoglienza in Europa con oltre 7,3 milioni di extracomunitari. Bisogna guardare i numeri e non le ideologie. La verità è che, all'alba del 2030, l'Italia deve sapere chi e cosa vuole ed è necessario avere una pubblica amministrazione che funzioni. La nostra pubblica amministrazione, nel campo dell'accoglienza dei migranti, è un colabrodo. La sinistra, prima di riempirsi la bocca di tante belle parole, dovrebbe spiegare cosa ha realmente fatto per gli extracomunitari negli 11 anni in cui ha governato. La verità è che non ha fatto nulla».
PRENDONO PRENDONO PRENDONO
RispondiEliminaQUANO finirà
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