Chi veramente e silenziosamente comanda il pianeta: La Banca dei Regolamenti Internazionali e questa non è eletta dai CITTADINI!!!

Datemi il controllo sulla moneta di una nazione e non mi preoccuperò di chi ne fa le leggi”. Questa triste massima di Mayer Amschel Rothschild,  banchiere tedesco del XVIII secolo, fondatore dell’impero bancario della famiglia Rothschild, dinastia tra le più influenti del pianeta, ci illustra che veramente COMANDA il mondo: l’organo collegiale che ha il controllo dell’emissione della moneta. Eppure, guarda caso,  è un argomento di cui nessuno parla, perché? In realtà, il meccanismo che serve ad immettere denaro nel sistema economico di un paese, più delle politiche fiscali e di sviluppo, è quello che maggiormente imposta l’andamento dell’economia di un “sistema-paese, aumenta o contrae il divario tra benestanti e nullatenenti, e determina il progressivo e invasivo accaparramento delle strutture economiche, produttive e sociali nelle mani di un gruppo elitario di persone.  Quindi, la regina delle domande è: chi controlla il denaro?

Nessuno  ce lo dice chiaramente ma  nel mondo globalizzato nel quale viviamo non sono i singoli stati ad emettere la propria moneta, bensì un sistema coordinato di Banche Centrali, le quali “prestano” il denaro ai governi dietro il corrispettivo di un interesse.

Cari Cittadini questo significa che le banconote in circolazione non sono dello Stato, ma di proprietà della Banca emittente! Le Banche Centrali più famose sono la BCE per l’Europa e la Federal Reserve per gli Stati Uniti. Attenzione, attenzione, attenzione: le banche centrali non appartengono ai singoli governi nazionali:   L’azionariato della BCE, per esempio, è composto dalle Banche Centrali Nazionali degli stati che formano l’Unione Europea: Deutsche Bundesbank per la Germania, Banque de France per la Francia, Banca d’Italia per l’Italia e così via. I vari governi, non esercitano alcun controllo sulle Banche Centrali, ecco il trucco:  Prima di tutto, la BCE gode per statuto di totale autonomia rispetto ai governi europei.

Inoltre, l’azionariato delle Banche Centrali Nazionali è composto da banche private, le quali controllano direttamente la politica monetaria della Banca Centrale Europea, beneficiando dei mega profitti realizzato grazie al tasso d’interesse pagato dai governi degli stati membri.

Quindi, le tasse che paghiamo nella forma attuale, non servono a finanziare i servizi pubblici offerti dallo Stato, ma a rimborsare il prestito e l’interesse alla Banca Centrale Europea, che a sua volta realizza profitto per dei privati! Per vedere le banche private azioniste della Banca d’Italia basta collegarsi al sito dell’istituto e scaricare il pdf ufficiale.

Attenzione alla bugia del Debito Pubblico: inestinguibile prodotto dal sistema. Si tratta di un meccanismo basato sul debito, una sorta di “debito sistemico”.La BCE e la Federal Reserve sono falsi istituti di “diritto pubblico” in quanto sono di proprietà privata. Siccome svolgono un servizio di pubblica utilità che spetterebbe al governo sovrano, si fregiano indebitamente del titolo di “Istituto di Diritto Pubblico”. Allora sono le Banche Centrali  controllare il denaro? No a controllare il denaro  è la “Banca dei Regolamenti Internazionali” e può essere definita come la “Banca Centrale delle Banche Centrali”. La Banca dei Regolamenti Internazionali Questo molok bancario si trova a Basilea, in Svizzera, ma ha anche alcune filiali ad Hong Kong e Città del Messico. Si tratta, essenzialmente, della Banca Centrale di Mondo, un potentissimo organismo elettivo che gode di indipendenza e immunità totale nei confronti delle leggi nazionali e di qualsiasi forma di tassazione. Di fatto, la BRI non deve render conto a nessun governo nazionale del suo operato. Nonostante si tratti di un operatore internazionale, la BRI è strutturata come una società anonima per azione e le sue azioni possono essere sottoscritte unicamente da Banche Centrali o istituti finanziari designati. Attualmente sono 55 le banche centrali in possesso di quote azionarie e, quindi, rappresentate alle sedute dell’Assemblea generale. Tra queste figura anche la Banca Centrale Europea.Benchè non sia deputata direttamente ad emettere moneta o a concedere prestiti ai governi (art. 5 dello statuto della BRI), la BRI ha come scopo principale quello di promuovere la cooperazione tra le banche centrali e pianificare centralmente il sistema finanziario globale, fornendo specifici servizi finanziari in qualità di Banca Centrale delle Banche Centrali.

Ogni due mesi, come in pochi sanno, i banchieri centrali del mondo si riuniscono a Basilea per il “Global Economy Meeting”, durante il quale vengono prese decisioni che interessano ogni uomo, donna e bambino sul pianeta, eppure nessuno di essi ha voce in capitolo su quello che viene stabilito. Purtroppo, i mezzi di comunicazione non informano mai su questi incontri dell’elite globale finanziaria. Se ne trova traccia in un articolo del Wall Street Journal del 12 dicembre 2012:

“Ogni due mesi, più di una dozzina di banchieri si incontra a Basilea, la domenica sera, per parlare e cenare al 18° piano di un edificio cilindrico che si affaccia sul Reno. […] Al convito siedono i capi delle maggiori banche centrali del mondo, che rappresentano i paesi che producono ogni anno più di 51 mila miliardi di dollari di prodotto interno lordo, i tre quarti della produzione economica mondiale”.

I banchieri centrali non si riuniscono solo per socializzare e abbuffarsi di stuzzichini e vini pregiati. Gli incontri sono l’occasione per decidere le strategia finanziarie globali nel medio-breve periodo. Le riunioni sono condotte in un clima di assoluta segretezza, tanto che a nessun membro dei rispettivi staff è consentito parteciparvi.

Così il destino dell’economia mondiale è determinato dagli incontri segreti tenuti da un gruppo banchieri di non eletti e di cui nessuno sente mai parlare. Certamente si tratta di un sistema che non brilla in democraticità! Ma è questa la direzione che sta prendendo la “governance globale”. La Banca dei Regolamenti Internazionali è un’organizzazione che è stata fondata da l’elite globale a opera a vantaggio dell’elite globale. Essa è destinata a diventare uno dei cardini principali del nascente sistema economico mondiale.

L’elite è convinta che le “grandi decisioni” sono troppo importanti per essere lasciate al popolo, e così la maggior parte delle istituzioni internazionali funzionano in maniera totalmente indipendente dal processo democratico. La verità è che questo processo non comincia oggi, ma è stato pianificato da lungo tempo. In un recente articolo pubblicato su Il Navigatore Curioso [Ma chi governa realmente il mondo? Alcuni indizi che un gruppo ristretto di ricchi elitari tira le fila del pianeta], abbiamo riportato una citazione di Carroll Quigley, professore di storia presso la Georgetown University, scritta in un libro edito nel 1966:

“Il potere del capitalismo finanziario ha un obiettivo di vasta portata: niente meno che creare un sistema mondiale di controllo finanziario in mani provate in grado di dominare il sistema politico di ogni paese e l’economia del mondo nel suo complesso. Questo sistema deve essere gestito in maniera feudale dalle banche centrali del mondo, le quali agiscono in coordinamento tramite accordi segreti stipulati nelle frequenti riunioni e conferenze a porte chiuse”.

A quel tempo, la BRI era solo all’inizio delle sue attività. Si tratta della più antica, infatti, dell’istituzione finanziaria internazionale più antica del pianeta. Infatti, l’istituto è stato fondato nel 1930, in ottemperanza del Piano Young, pensato per la questione delle riparazioni di guerra che la Germania, uscita sconfitta dalla Prima Guerra Mondiale, doveva onorare nei confronti dei vincitori.

Negli anni successivi, tra il 1933 e il 1945, nel Consiglio di Amministrazione sedettero alcuni tra i maggiori esponenti della gerarchia nazista, come Walter Funk e Emil Puhl, entrambi condannati alla fine del Processo di Norimberga. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la BRI fu accusata di aver aiutato il governo nazista nelle sue mire espansionistiche. Come risultato di queste accuse, alla Conferenza di Bretton Woods del luglio del 1944, la Norvegia propose la liquidazione della Banca dei Regolamenti Internazionali, “il più presto possibile”.

Alla fine di un acceso dibattito, la liquidazione venne approvata, tuttavia la liquidazione della banca non fu mai intrapresa e nel 1948, la decisione venne poi ufficialmente rovesciata. Rimasta in piedi, la BRI si adeguò al nuovo corse della storia. Da quel momento in poi, tutte le banche centrali europee, comprese quelle dei paesi socialisti (eccetto URSS e Germania Est), decisero di aderirvi.

Nel corso degli anni, la BRI è diventata sempre più potente, mantenendo un profilo molto basso, nascosta nel suo palazzo che sembra un hotel abbandonato. Lì si sono decise le svalutazioni delle valute, il prezzo dell’oro, i regolamenti della banche off-shore e l’innalzamento o l’abbassamento dei tassi di interesse. Oggi la BRI gode di una totale immunità governativa, non paga tasse e ha una forza di polizia privata. Si tratta di un ente, come aveva previsto Mayer Amschel Rothschild, al di sopra della legge.

E allora, chi controlla il denaro? Le banche centrali di tutto il mondo. E chi controlla le banche centrali? La Banca dei Regolamenti Internazionali. E se non ci piace quello che la BRI sta facendo, si può fare qualcosa? No, perchè la Banca dei Regolamenti Internazionali è al di sopra della legge.

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