venerdì 27 maggio 2022

Il teatrino della politica.

Il Paese sta sprofondando fra una miriade di problemi  ma i partiti hanno un solo obiettivo: Arrivare al 2023 e far maturare il vitalizio.

Dal lavoro alla giustizia.

Dall'immigrazione  alla criminalità.

I problemi si accavallano ed a questi si aggiunge  e troneggia il DEBITO PUBBLICO  oramai incontrollato. Se  gandianamente non ci ribelliamo, la partitocrazia continuerà a rovinare la povera Italia


7 commenti:

  1. Nessun passo indietro: la Corte di Cassazione ha convalidato il sequestro che la procura della repubblica di Ragusa aveva decretato nei riguardi della società armatrice della nave Mare Jonio, la principale imbarcazione usata dall'Ong italiana Mediterranea Saving Humans.

    Gli Ermellini hanno pertanto respinto i ricorsi presentati dai vari indagati, tra i quali risulta anche l'attivista Luca Casarini, che si opponevano alla legittimità del sequestro di documenti, telefoni cellulari e computer, rinvenuti tanto a bordo della 'Mare Jonio', quanto all'interno delle abitazioni abitazioni degli stessi coinvolti.

    Il sequestro, convalidato anche dal Tribunale di Ragusa lo scorso 26 marzo, era avvenuto nell'ambito del procedimento avviato dalla procura della Repubblica per i reati di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e violazione alle norme del Codice della navigazione. Reati contestati in occasione del trasbordo sulla nave 'Mare Jonio' e del successivo sbarco, avvenuto presso il porto di Pozzallo tra l'11 ed il 12 di settembre del 2020, di ben 27 clandestini soccorsi in mare 38 giorni prima dalla petroliera battente bandiera danese 'Maersk Etienne'.

    Appello per l'Ong indagata: tra i firmatari anche la Rackete
    La sentenza
    Il ricorso, secondo gli Ermellini, sarebbe infondato"a ragione dell'assenza di uno stato di pericolo attuale e imminente per la vita e la sicurezza dei migranti, in quanto già accolti a bordo della petroliera Maersk, quindi sottratti al rischio di perire in mare e, seppur collocati in condizioni precarie e difficili, non privi di ripari e delle possibilità di alimentarsi e non versanti in una situazione di pericolo per la loro salute''.

    Per quanto concerne, invece, il dovere di soccorso in mare, a cui tutte le navi Ong puntualmente si appellano, i giudici della Corte Suprema hanno ritenuto che "oltre ad essere obbligatorio, può essere riconosciuto soltanto a fronte della gratuità dell'azione di salvataggio". Situazione che non si era assolutamente venuta a delineare. Ecco perché, in riferimento ai 125mila euro corrisposti dalla petroliera Maersk Etienne, "il Tribunale del riesame ha confermato il giudizio circa l'onerosità del soccorso, non compiuto in ottemperanza degli obblighi imposti dal diritto nazionale e sovra-nazionale, ma in base ad un accordo privatistico raggiunto con la società armatoriale danese, che quindi esula dalla invocata causa di giustificazione".

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  2. Dopo mesi di assordante silenzio, riemerge dalle nebbie l'eminenza grigia della Lega, Giancarlo Giorgetti. È da tempo che Giorgetti non nasconde il suo malcontento nei confronti del governo Draghi. Ricordiamo la sua fuga dal consiglio dei ministri il 5 gennaio quando Draghi si apprestava a dare la stretta ai lavoratori over 50 che hanno rifiutato di vaccinarsi. Da allora, Giorgetti è rimasto lontano dai riflettori ma oggi è tornato di nuovo a parlare per lanciare l'allarme sul PNRR. Il ministro dello Sviluppo Economico rileva che se non si cambiano gli obbiettivi dei prestiti europei, rischia di saltare tutto. Queste le sue parole.

    "Mi pare che non tutti in Europa abbiano capito la gravità del momento. Si rischia di far saltare tutto il meccanismo."

    Questo appare chiaramente come un tentativo della Lega di smarcarsi all'ultimo momento. Il Carroccio è stato il partito che ha preparato il terreno di palazzo Chigi a Draghi ed è stato il partito che ha avuto un ruolo decisivo nel permettere l'inizio dell'operazione terroristica del coronavirus. Adesso due anni dopo a via Bellerio si accorgono che i piani di Davos sono andati in fumo. La Lega sta quindi provando ad abbandonare la nave all'ultimo momento ripudiando il PNRR. Il panico ormai nello stato profondo italiano deve essere davvero dilagante.
    https://www.ilgiornale.it/news/politica/giorgetti-pnrr-aggiornare-colao-frena-2038647.html
    ilGiornale.it

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  3. Dopo il rifiuto di mandare sistemi missilistici a lunga gittata, Biden provoca nuovamente le ire dello stato profondo. Stavolta Biden si è rifiutato di sequestrare le proprietà russe negli Stati Uniti a differenza di quanto fatto dai governi europei che in spregio ad ogni norma del diritto internazionale, hanno di fatto rubato delle proprietà private di cittadini stranieri. Il 3 novembre del 2020, all'indomani della frode elettorale, si respirava un'aria di trionfo nelle cancellerie internazionali. Tutti erano convinti che Biden avrebbe risanato l'asse tra Stati Uniti ed Unione europea.

    A distanza di quasi due anni, negli ambienti Euro-Atlantici hanno dovuto constatare con amarezza che l'uomo che doveva ricucire i rapporti tra le due sponde dell'Atlantico ha scavato un solco ancora più profondo tra Washington e Bruxelles. In questa storia, alla fine l'uomo che doveva sbarrare la strada a Putin si è rivelato il suo più prezioso alleato. Chi ha difficoltà a comprendere questo passaggio, deve guardare a quanto accaduto nel gennaio 2021. Nel mese in cui avrebbe dovuto esserci il passaggio di consegne da Trump a Biden, il potere è finito temporaneamente ai militari attraverso la firma dell'atto contro le insurrezioni. Questa mossa di Trump ha mandato all'aria tutti i piani dello stato profondo.
    https://t.me/intelslava/30482
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  4. Probabilmente molti di voi ricorderanno le storie diffamatorie sui soldati russi accusati di stupri di massa. A fabbricarle era una signora ucraina di nome Lyudmyla Denisova, responsabile dei diritti umani in Ucraina. La Denisova passava questi assurdi e calunniatori racconti degli inesistenti abusi commessi dai russi e i media Occidentali prendevano queste calunnie per metterle in prima pagina pur di infangare la Russia. Adesso però c'è un elemento nuovo. La Denisova è stata rimossa, non da Zelensky ma dal Parlamento ucraino. Questo lascia pensare che ci possa essere una probabile fronda dentro il Parlamento che vuole avviare un dialogo con la Russia e iniziare ad emarginare il regime di Zelensky che è l'unico vero ostacolo ad un accordo di pace.

    Se questa fronda c'è, è destinata ad allargarsi giorno dopo giorno perché quel che resta delle forze armate ucraine è largamente demotivato e non vuole proseguire nei combattimenti. Putin non ha mai cercato di rimuovere Zelensky per due ragioni. La prima è che questo è il modus operandi dello stato profondo USA che rovescia i governi ostili alla sua agenda per mettere al loro posto dei governi fantoccio telecomandati da Washington. La seconda è che Putin sa che il malcontento interno verso Zelensky cresce e attende che siano gli stessi ucraini a liberarsi di lui.
    https://www.zerohedge.com/geopolitical/ukraine-fires-human-rights-chief-perpetuating-russian-troop-systematic-rape-stories
    ZeroHedge

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  5. La stampa italiana adesso ha spostato l'attenzione al prossimo 21 giugno, come giorno nel quale ci sarà un possibile incidente parlamentare tale da mettere fine al governo Draghi. L'eminenza grigia della Lega, Giorgetti, che da mesi è assente dalla scena pubblica, rivela che Draghi ormai ne ha "le scatole piene". I media mettono in rilievo il tentativo di Conte di smarcarsi dell'esecutivo sull'invio delle armi in Ucraina. Fino ad ora si è trattato solo di melina perché il M5S fuori dall'aula parlamentare pretende di essere critico dell'atlantismo, ma dentro Montecitorio ribadisce tutta la sua sottomissione alla NATO.

    A parte l'ipocrisia grillina, è interessante rilevare che è probabile che Conte presenti quel giorno una risoluzione contro la fornitura di armi a Kiev, e a Draghi la cosa potrebbe non affatto dispiacere. Assistiamo ad una inedita convergenza di interessi in questo caso. Conte sa che Draghi vuole lasciare palazzo Chigi e gli offre lui stesso il casus belli per farlo. Al tempo stesso, Draghi è consapevole che Conte vuole le elezioni anticipate perché Conte, nella sua ottica, vuole una qualche copertura politica illudendosi che questa possa metterlo al riparo da quanto fatto dal suo governo nel 2020.

    Siamo comunque giunti a strade e interessi che convergono nella stessa direzione. Sia Conte che Draghi vogliono la fine del governo. Una volta che questo esecutivo uscirà di scena, sarà guerra del tutti contro tutti nello stato profondo italiano. Ci è capitato di osservare come questa estate sarà decisiva per la storia d'Italia negli anni a venire. Tutto lascia presagire che sarà effettivamente così.
    https://www.ilgiornale.it/news/politica/profezia-renzi-agguato-m5s-21-giugno-e-giorgetti-rivela-2038585.html
    ilGiornale.it

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  6. La notizia che sta circolando nelle ultime 24 ore riguardo ad un obbligo di utilizzare il certificato verde in Austria è completamente falsa. Se si consulta il sito ufficiale, aggiornato, del governo austriaco alla domanda "il certificato verde è obbligatorio" è scritto chiaramente "NO". Possono essere anche cambiati i requisiti per ottenerlo, possono anche chiedere 10 dosi per averlo, ma resta il fatto che non è richiesto per accedere a nessun servizio nella vita quotidiana. Purtroppo è un film già visto molte volte. Ci sono dei disinformatori, o se preferite falsi controinformatori, che hanno questo scopo. Quello di seminare notizie false che fanno credere che le restrizioni ricomincino.

    Lo scopo di questi agenti della falsa controinformazione è quello di seminare paura e terrore per tenere le persone in uno stato d'ansia permanente. Ciò che suggerisco di fare è di smettere di seguire definitivamente i canali di tali mestatori. In questo modo, non si mette in moto il tam tam della disinformazione e il depistaggio di questi soggetti muore ancora prima di iniziare. Devono essere i lettori a fare una selezione molto rigida e severa. È meglio seguire poche notizie ma affidabili piuttosto che nuotare in un mare di disinformazione nel quale se non si ha la necessaria esperienza si rischia di affogare.
    https://www-sozialministerium-at.translate.goog/Informationen-zum-

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  7. È arrivato il verdetto per il processo all'avvocato di Hillary Clinton, Michael Sussmann. La giuria lo ha riconosciuto non colpevole. Prima che qualcuno inizi a strapparsi i capelli e gridare che tutto è perduto - un esercizio masochistico molto in voga su Telegram - vediamo i fatti. Il giudice era l'obamiano Christopher Cooper ed è stato lui a impedire di rimuovere una giurata dalla giuria. Questa giurata aveva un evidente conflitto di interessi perché sua figlia è amica della figlia dell'imputato, Sussmann. Cooper ha ignorato le regole basilari dei conflitti di interesse dei giurati e ha consentito alla sua permanenza.

    Stamane, il procuratore Durham è entrato in tribunale ed era perfettamente sereno. Sapeva che sarebbe stato questo l'esito, ma gli assi a sua disposizione devono essere ancora calati. Nel corso del dibattimento, uomini dell'FBI hanno ammesso chiaramente che fu Hillary Clinton a ordinare il Russiagate per diffamare Donald Trump. Durham ha avuto altre prove e testimonianze dirette da agenti federali che gli consentiranno di arrivare al probabile rinvio a giudizio di Hillary Clinton. Inoltre sono previsti altri processi per gli altri uomini coinvolti nel Russiagate. Questo è solo il principio. Donald Trump e John Durham hanno preparato questa resa dei conti da 3 anni. Non sono due sprovveduti e non si lasceranno certo sfuggire l'occasione di inchiodare gli eversori dello Spygate. Il meglio dello Spygate deve ancora arrivare.
    https://www.thegatewaypundit.com/2022/05/breaking-hillary-clinton-lawyer-michael-sussmann-found-not-guilty-lying-fbi/
    The Gateway Pundit

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