martedì 24 maggio 2022

“LA FALSA CONSACRAZIONE DI BERGOGLIO.LA DISFATTA DELLA SANTA SEDE. LA VE...

6 commenti:

  1. Uno degli organi principali di riferimento delle élite globali, il New York Times, ha scritto un editoriale in prima pagina che suona molto come un ultimatum a Zelensky. Il New York Times scrive chiaramente che è tempo di passare a "valutazioni realistiche" ed evidenzia come dovrebbe essere fatto chiaro a Zelensky che la NATO e gli Stati Uniti non possono fornirgli la copertura militare ed economica che lui vorrebbe. È per questo che lo invita, o meglio gli ordina, di fare le dovute concessioni territoriali alla Russia perché la situazione che c'era nel 2014 non tornerà.

    Non è l'epoca dell'amministrazione Obama che aveva una forza e una capacità di intervento superiore a quella di Joe Biden che, come constatato in numerose occasioni, non sembra rispondere agli ordini dei circoli atlantici. Il gotha del potere globalista quindi non può fare altro che prendere atto che in Ucraina si è perso. Siamo passati dai ridicoli proclami trionfalistici dei media che assicuravano la vittoria di Zelensky a quelli odierni nei quali si sollecita lo stesso Zelensky a firmare un accordo se non vuole perdere quel poco peso che gli è rimasto, e soprattutto se vuole uscire indenne da questa storia. La sconfitta per l'Euro-Atlantismo è di quelle epocali. È una di quelle che scrive una nuova pagina nei libri di storia. Il capitolo del multipolarismo è soltanto agli inizi.
    https://asiatimes.com/2022/05/nyt-repudiates-drive-for-decisive-military-victory-in-ukraine/
    Asia Times

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  2. La discussione del cosiddetto "trattato pandemico" è, come avevamo previsto nelle settimane precedenti, in alto. Il gruppo di lavoro dell'OMS non riesce a raggiungere un accordo nemmeno sulla bozza di un testo. Gli emendamenti che prevedevano una cessione di sovranità sono stati già stralciati e, ora, nel migliore dei casi per l'OMS, il trattato arriverà, se arriverà, solamente nel 2024. Le divisioni tra gli Stati membri sono profonde e radicate e sono numerosi gli Stati che non hanno alcuna intenzione di trasferire il proprio potere decisionale all'OMS in materia di fantomatiche pandemie.

    Dunque non c'è nessun vero e serio rischio che l'OMS possa assumere dei poteri straordinari per il semplice fatto che gli Stati nazionali non hanno alcuna intenzione di darglieli. Lo spauracchio del governo mondiale imminente ventilato dai soliti falsi profeti della paura si è afflosciato subito. La fase attuale che viviamo è quella nella quale il potere viene trasferito dalle entità sovranazionali agli Stati nazionali. La fase che viviamo è quella del mondo multipolare.
    https://www.wnd.com/2022/05/withdraws-12-biden-sovereignty-amendments-amid-fierce-opposition/?utm_source=Twitter&utm_medium=PostTopSharingButtons&utm_campaign=websitesharingbuttons
    WND

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  3. Queste le parole pronunciate dall'ex presidente russo Medvedev riguardo al "piano di pace" presentato dal governo Draghi.

    "Sembra che sia stato preparato non da diplomatici, ma da politologi locali che hanno letto molti giornali di provincia e operano solo con le fake news ucraine."

    Le umiliazioni che il bibitaro della Casaleggio Associati sta infliggendo alla Farnesina sono senza precedenti. Possiamo consolarci con il fatto che sono veramente le ultime ferite che questo governo di tecnocrati e traditori della patria infligge al Paese. Questa dichiarazione di Medvedev è comunque un altro potentissimo gancio che la Russia assesta contro lo stato profondo italiano. Questa classe politica è sulla lista nera di Trump e Putin. Non finirà bene per loro.
    https://it.notizie.yahoo.com/russia-non-visto-piano-di-131446881.html
    Yahoo

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  4. Questa lettera di Soros a Draghi è piuttosto interessante. Lo speculatore finanziario, già protagonista del famigerato attacco alla lira nel 1992, si rivolge a Draghi parlando della necessità di portare avanti un progetto federale europeo. Soros, in pratica, vorrebbe rilanciare l'originario piano degli Stati Uniti d'Europa che allo stato dell'arte attuale è solo un miraggio. Tuttavia però la scelta di scrivere proprio a Draghi non appare casuale. Il fondatore della Open Society sa probabilmente della riluttanza di Draghi di restare a palazzo Chigi e forse sta cercando di ammansirlo con la prospettiva, piuttosto remota, di un futuro incarico nei palazzi dell'UE.

    Soros sembra quasi voler dire a Draghi di restare dove si trova in cambio di una poltrona ai vertici dell'UE che nessuno, a Bruxelles, è comunque intenzionato a lasciare a Draghi. George Soros sa che se Draghi lascia, le probabilità, già alte, che l'Italia si allontani dall'UE salgono ancora di più. La politica italiana è debole e si ritroverà in balia degli eventi una volta che si chiuderà la stagione dell'esecutivo Draghi. Ai piani alti del globalismo, sono a corto di leader e temono di perdere l'ultimo fragile bastione che gli è rimasto, quello dell'UE. L'Italia è il Paese che in questo momento ha tutte le caratteristiche per far saltare il banco. Soros e lo sa, e sta provando disperatamente ad evitare l'inevitabile.
    https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/05/24/soros-scrive-a-draghi-lue-piu-forte-di-mosca-sul-gas_e50de252-ae8b-4cae-bedb-d3c026333f9f.html
    ANSA.it

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  5. Per comprendere l'enorme potere negoziale che l'Italia ha nei confronti di Bruxelles, si pensi soltanto ai contributi che l'Italia versa nelle casse dell'UE ogni anno. Negli ultimi 20 anni si è spostata una enorme mole di denaro da Roma a Bruxelles pari ad almeno 70 miliardi di euro. Sarebbe sufficiente per provocare il crollo dell'UE solamente sospendere l'erogazione di questi fondi. La classe politica della seconda Repubblica ha paralizzato la enorme forza negoziale dell'Italia eseguendo gli ordini dei loro referenti sovranazionali. Ciò che temono uomini come George Soros è che questa enorme forza negoziale finisca nelle mani di patrioti e nuovi politici non disposti a mettere all'asta il proprio Paese. Il gotha del potere globalista è terrorizzata dall'Italia perché l'Italia è il Paese che può provocare il definitivo crollo della debole e precaria UE.

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  6. Ieri Elon Musk si è soffermato a commentare un problema che piaga l'Occidente da lungo tempo e che in modo particolare affligge l'Italia. È il problema della denatalità. Negli ultimi 60 anni la nostra società è stata completamente stravolta. Ci guardiamo allo specchio e facciamo fatica a riconoscerci. Siamo passati da una società essenzialmente sana fondata sui valori della cristianità e della romanità ad una moderna, globalizzata, liberale e priva di identità. Non siamo più noi, e per comprendere perché non facciamo più figli dobbiamo prima ancora che prendere in considerazione la questione economica - certamente fondamentale - della de-natalità dobbiamo prendere in considerazione quella morale.

    La nostra società era fondata su famiglie numerose nelle quali la donna era più che felice di accudire i figli. Era la roccia della famiglia. A poco a poco, dagli anni 60 in poi, è iniziato a infiltrarsi un veleno nel nostro mondo, quello del femminismo. Le donne sono state snaturate e ingannate da una feroce e falsa propaganda che aveva come unico fine quello di distruggere tutto ciò che eravamo e la famiglia era ciò che più il pensiero liberale e massonico voleva spazzare via. Vennero il divorzio prima e l'aborto poi. Nel 1980-81, la nostra natalità aveva già iniziato a scendere pesantemente a dimostrazione che il fattore economico non può da solo spiegare la crisi demografico.

    All'epoca, la nostra economia era solida e forte, una delle migliori al mondo. Avevamo cambiato modo di essere e di pensare e abbiamo smesso di riconoscerci nei valori di un tempo. Il risultato lo vediamo sotto i nostri occhi oggi. Il liberalismo ci ha portato al rischio estinzione. Se non abbandoniamo questa falsa ideologia per tornare alla nostra vera identità, non ce la faremo.

    Ciò che dà più speranza è che tra tutti i popoli europei, sembriamo quello che, nonostante lo stupro culturale subito, conserviamo ancora una traccia del nostro passato. E sembriamo il popolo più pronto ad aprire la via all'Europa e a riportare questo continente alle sue radici. Ce la possiamo fare perché c'è in noi la fiamma di uno spirito che ancora arde e non vuole spegnersi. Se questa fiamma si espande, allora l'Italia recupererà la sua memoria, la sua storia e la sua identità.
    https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-05-25/musk-sees-extinction-of-italians-on-persisting-low-birth-rate
    Bloomberg.com

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