martedì 19 aprile 2022
mercoledì 13 aprile 2022
martedì 12 aprile 2022
Si stima che 2,6 milioni di poveri italiani potrebbero avere problemi di accesso al cibo mentre 100mila aziende rischiano di chiudere. In affanno sono soprattutto gli allevamenti. “La ricetta del mangime delle vacche da latte - spiega Andrea Broglia, imprenditore agricolo - dipende al 50% dal mais. Nel pastone poi c’è farina di soia, cotone e nucleo. Tutti prodotti che negli ultimi mesi hanno avuto un aumento esponenziale”. In soldoni, aggiunge Giansanti, la soia costa il doppio di un anno fa, il mais il 30% in più, il gasolio il doppio, i fertilizzanti il triplo. “La guerra è pericolosa, è pericolosissima - dice Broglia - Non si capisce più niente. Si registrano rincari mensili. E soprattutto nessuno sa quanto durerà. Oggi il mio allevamento può reggere il colpo. Ma se il conflitto prosegue a lungo, o se si risolve in favore della Russia, sarà un disastro. Il granaio d’Europa non esisterà più”. E allora arriverà la carestia. E il mondo sarà travolto dall’effetto devastante di quel battito d'ali di farfalla.
(fonte:Il Giornale - 12.4.2022)
BASTA con questa politica migratoria.
L’attuale governo ha dimostrato di non essere in grado di affrontare nessuno dei problemi che affliggono il Paese.
Continua
intanto la politica migratoria devastante che ha trovato nella Lamorgese la sua
massima espressione.
L’ITALIA ha milioni e milioni di poveri, altri milioni
vicini alla soglia della povertà.
domenica 10 aprile 2022
NOVAX over 50 arrivano le lettere del FISCO: da ridere
Ne avevamo parlato già alcuni giorni fa e questa è una ulteriore conferma. Le comunicazioni, non "multe" come scrive falsamente Il Mattino, delle agenzie per Entrate che chiedono agli over 50 di fornire la propria esenzione vaccinale stanno arrivando anche a persone che sono morte 20 anni fa. Questo vuol dire che non hanno la più pallida idea di chi si è inoculato il siero, e di conseguenza questo ci conferma ancora una volta come il 90% dei sierati dichiarati dal regime di Mario Draghi sia una percentuale completamente falsa.
Se guardate in giro per il mondo e guardate alle enormi minacce e violenze che hanno subito gli Italiani, non trovate un altro popolo che ha opposto una così grande resistenza, sia nella piazza sia nella vita quotidiana. Dobbiamo ricordarci di questo. Siamo stati il popolo che ha meglio resistito all'operazione terroristica del coronavirus. Siamo ancora un grande Paese ed è da coloro che in questi due anni non si sono piegati ai regimi di Conte e Draghi che bisognerà ripartire per rifondare l'Italia.
https://www.ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_multa_no_vax_51_anni_morta_23_anni_fa-6619181.html
DRAGHI deve dimettersi.
Sono fermamente convinto che il governo DRAGHI abbia esaurito la sua funzione. I problemi pesantissimi derivanti dal Covid, e le misure draoniane contro i NOVAX hanno messo KO l'economia. Ora è anche arrivata la questione UCRAINA, e mi pare che la linea scelta danneggi, danneggi, danneggi soprattutto l'economia italiana, più di quella della Russia. Andare al voto e porre fine a quest'agonia senza fine. Il DEBITO PUBBLICO,..,sono tutti enormi problemi che DRAGHI non è in gardo di affrontare. MATTARELLA deve prenderne atto, di questo passo l'economia collassa.
domenica 3 aprile 2022
Studio: Il vaccino di Pfizer entra nelle cellule del fegato e viene convertito in Dna.
I ricercatori svedesi dell’Università di Lund hanno scoperto che l’Rna messaggero (mRna) del vaccino Covid-19 della Pfizer è in grado di entrare nel fegato e viene convertito in Dna. I ricercatori hanno riscontrato che quando il vaccino mRna entra nelle cellule del fegato umano, spinge il Dna della cellula, che si trova all’interno del nucleo, ad aumentare la produzione dell’espressione genica Line-1 per produrre mRna.
L’mRna
lascia quindi il nucleo ed entra nel citoplasma della cellula, dove si traduce
nella proteina Line-1. Un segmento della proteina chiamato open reading
frame-1, o Orf-1, torna quindi nel nucleo, dove si attacca all’mRna del vaccino
e si trascrive inversamente in spike di Dna.
La
trascrittasi inversa è il processo in cui il Dna viene formato dall’Rna, mentre
il normale processo di trascrizione coinvolge una porzione del Dna che funge da
modello per creare una molecola di mRna all’interno del nucleo. «In questo
studio presentiamo prove che il vaccino mRna Covid-19 Bnt162b2 è in grado di
entrare nella linea cellulare del fegato umano Huh7 in vitro», hanno scritto i
ricercatori nello studio, pubblicato su Current Issues of Molecular Biology.
«L’mRna di Bnt162b2 viene trascritto a livello intracellulare nel Dna alla
velocità di 6 [ore, ndr] dopo l’esposizione a Bnt162b2». Bnt162b2 è un altro
nome per il vaccino Pfizer-BioNtech Covid-19 commercializzato con il marchio
Comirnaty.
L’intero
processo è avvenuto in sei ore. Il fatto che l’mRna del vaccino si converta in
Dna e si trovi poi all’interno del nucleo della cellula è qualcosa che i
Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) statunitensi avevano affermato
che non sarebbe accaduto: «Il materiale genetico fornito dai vaccini mRna non
entra mai nel nucleo delle tue cellule», afferma il Cdc nella sua pagina web
intitolata «Miti e fatti sui vaccini Covid-19».
Questa
è la prima volta che i ricercatori hanno mostrato in vitro o all’interno di una
capsula di Petri come un vaccino mRna viene convertito in Dna su una linea
cellulare di fegato umano, ed è ciò che esperti e fact checker, da oltre un
anno, hanno affermato non potesse verificarsi.
Il
Cdc afferma che i «vaccini Covid-19 non cambiano o interagiscono con il tuo Dna
in alcun modo», specificando che tutti gli ingredienti sia nell’mRna che nei
vaccini Covid-19 del vettore virale (somministrati negli Stati Uniti) vengono
scartati dal corpo una volta prodotti gli anticorpi. Questi vaccini forniscono materiale
genetico che istruisce le cellule a iniziare a produrre proteine spike
trovate sulla superficie di Sars-CoV-2, allo scopo di produrre una risposta
immunitaria.
Pfizer
non ha commentato i risultati dello studio svedese e ha detto solo che il suo
vaccino mRna non altera il genoma umano. «Il nostro vaccino Covid-19 non altera
la sequenza del Dna di una cellula umana», ha detto un portavoce di Pfizer a
Epoch Times in una e-mail. «Fornisce solo al corpo le istruzioni per costruire
l’immunità».
Una
stampa 3D di una proteina spike di Sars-CoV-2, il virus che causa il Covid-19,
davanti a una stampa 3D di una particella del virus Sars-CoV-2. (Per gentile
concessione di Niaid/Rml)
Disturbi
autoimmuni
Lo
studio svedese ha anche trovato proteine spike espresse sulla superficie
delle cellule del fegato che secondo i ricercatori potrebbero essere prese di
mira dal sistema immunitario e possibilmente causare epatite autoimmune, poiché
«ci sono stati casi clinici su individui che hanno sviluppato epatite autoimmune
dopo la vaccinazione Bnt162b2». Gli
autori hanno segnalato il caso di una donna sana di 35 anni che ha sviluppato
un’epatite autoimmune una settimana dopo la sua prima dose del vaccino Pfizer
Covid-19, ed hanno affermato che esiste la possibilità che «gli anticorpi
diretti contro la spike, indotti dalla vaccinazione possano anche innescare
condizioni autoimmuni in individui predisposti» poiché è stato dimostrato che
«i casi gravi di infezione da Sars-CoV-2 sono caratterizzati da una
disregolazione autoinfiammatoria che contribuisce al danno tissutale», di cui
sembra essere responsabile la proteina spike del virus. Le proteine spike
possono circolare nel corpo dopo un’infezione o un’iniezione con un vaccino
Covid-19. Inizialmente, si presumeva che la proteina spike del vaccino sarebbe
rimasta per lo più nel sito di iniezione e sarebbe durata fino a diverse
settimane come altre proteine prodotte nel corpo. Ma gli studi stanno
dimostrando che non è così.
Lo
studio sulla biodistribuzione del vaccino Pfizer da parte dell’agenzia di
regolamentazione giapponese (pdf) ha mostrato che alcuni mRna si sono spostati
dal sito di iniezione e si sono mossi nel flusso sanguigno, venendo poi
ritrovati in vari organi come fegato, milza, ghiandole surrenali e ovaie di
ratti, 48 ore dopo l’iniezione.
In
uno studio diverso, le proteine spike prodotte nel corpo dopo aver ricevuto
un’iniezione Pfizer Covid-19 sono state trovate, per almeno quattro mesi dopo
la seconda dose di vaccino, su minuscole vescicole di membrana chiamate
esosomi, che mediano la comunicazione cellula-cellula trasferendo materiale
genetico ad altre cellule.
La
persistenza della proteina spike nel corpo «aumenta la prospettiva di
un’infiammazione prolungata all’interno e di danni agli organi che esprimono la
proteina spike», secondo gli esperti di Doctors for Covid Ethics,
un’organizzazione composta da medici e scienziati «che cercano di sostenere
l’etica medica, la sicurezza dei pazienti e i diritti umani in risposta al
Covid-19»: «Finché la proteina spike può essere rilevata sulle vescicole di
membrana derivate dalle cellule, il sistema immunitario attaccherà le cellule
che rilasciano queste vescicole».
Il
dottor Peter McCullough, internista, cardiologo ed epidemiologo, ha scritto su
Twitter che i risultati dello studio svedese hanno «enormi implicazioni in
merito a un cambiamento cromosomico permanente e sintesi di spike costitutive a
lungo termine che guidano la patogenesi di un nuovo genere di malattie
croniche».
Non
è noto se i risultati dello studio, condotto in vitro, verranno confermati
negli organismi viventi complessivi o se invece lì il Dna convertito dall’mRna
del vaccino si integrerà con il genoma della cellula. Gli autori hanno
affermato che sono necessarie ulteriori indagini, anche in interi organismi
viventi come gli animali, per comprendere meglio i potenziali effetti del
vaccino mRna. «In questa fase, non sappiamo se il Dna trascritto inverso da
Bnt162b2 sia integrato nel genoma cellulare. Sono necessari ulteriori studi per
dimostrare l’effetto di Bnt162b2 sull’integrità genomica, compreso il
sequenziamento dell’intero genoma delle cellule esposte a Bnt162b2, così come
lo studio dei tessuti di soggetti umani che hanno ricevuto la vaccinazione
Bnt162b2».
(fonte:
Notizie Salute EPOCH TIMES - Di Meiling Lee)
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