Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
-
Mi scrivono da Torino : "Carissimo prof.Pintos, parecchi appartamenti del condominio in oggetto, sono pieni di MUFFE crate da no...
-
Ricevo e pubblico: "Caro prof.Pintos, nulla è cambiato dal post da Lei pubblicato in data 30 giugno 2024 . I lavori di sistemazione d...
-
Ricevo e pubblico: “Gentile Prof.Pintos, un mio carissimo Amico mi ha confidato fra le lacrime che da anni è VITTIMA delle cattiv...
Più che un provvedimento legislativo è una piaga sociale che prosciugherà - solo per il 2022 e i primi tre mesi del 2023 (15 mesi e mezzo in totale) - quasi 200 milioni di euro. Più che un provvedimento legislativo è una piaga sociale che prosciugherà - solo per il 2022 e i primi tre mesi del 2023 (15 mesi e mezzo in totale) - quasi 200 milioni di euro. Parliamo della «protezione speciale», il provvedimento legislativo varato nell'ottobre 2020 dall'esecutivo di Partito democratico e Movimento Cinque Stelle che l'attuale governo di centrodestra promette di rivedere. Una decisione che dem, grillini e difensori dell'accoglienza senza limiti paragonano ad un'autentica violazione dei diritti umani. In verità - a guardarlo dal punto di vista dei «diritti» - il problema è esattamente l'opposto. In Italia da tre anni assistiamo alla diffusa e incontrollata concessione di un «diritto» alla protezione che nessun altro paese Ue si sogna di concedere ai migranti irregolari. L'altro problema, ancor più serio è che quei diritti costano e gravano sul bilancio dello Stato e sulle tasche dei contribuenti. La protezione internazionale è, infatti, uno degli escamotage più utilizzati per garantire la permanenza nel nostro paese di migranti che altrimenti dovrebbero venir rimpatriati. I dati del Ministero dell'Interno parlano chiaro. Nel 2022 le Commissioni Territoriali hanno risposto alle 59mila pratiche di accoglienza presentate dai migranti concedendo la protezione speciale al 19 per cento dei richiedenti, riconoscendo il diritto d'asilo al 25 per cento e negando qualsiasi protezione al 56 per cento. Insomma nel 2022 la protezione speciale ha garantito un permesso di soggiorno biennale a 11mila 210 migranti. Per l'anno in corso la tendenza è ulteriormente in salita. A fronte di 19mila decisioni valutate al 14 aprile i dinieghi sono saliti al 63 per cento dei casi è il riconoscimento del pieno diritto all'asilo ha riguardato solo il 17 per cento delle richieste. Nel 20 per cento dei casi (circa 3800 soggetti) il permesso di soggiorno è stato ottenuto in virtù della protezione speciale. Nei 15 mesi intercorsi tra il primo gennaio 2022 e il 14 aprile 2023 la protezione speciale ha dunque garantito un biennio di permanenza in Italia a 14mila soggetti privi, in base alle norme europee, di qualsiasi requisito sull'asilo. Al termine di quel biennio però - a differenza di quanto promesso nel 2020 da dem, grillini e organizzazioni umanitarie - la gran parte di quei 14mila «protetti» ben difficilmente avrà trovato un lavoro, e continuerà a pesare sui bilanci dell'accoglienza. I dati parlano chiaro. Nel 2022 solo il 5,25 dei migranti a cui era stato rilasciato un permesso di soggiorno in base alla protezione speciale ha trovato un occupazione. Così, alla fin dei conti, quasi 13mila soggetti - pari al 95 per cento dei soggetti rimasti nel nostro paese in virtù della protezione speciale - finiranno con allargare quell'esercito di 117mila migranti in accoglienza per cui già spendiamo un patrimonio. Anche in questo caso i costi sono presto fatti. Se quei 13mila finiranno nella rete della Sai (Sistema accoglienza ed integrazione) - dove ogni migrante costa 42 euro al giorno per complessivi 15.330 euro annui - allora l'esborso suppletivo per mantenerli sarà di oltre 199 milioni di euro. Una bella botta destinata ad aggiungersi agli oltre 807 milioni che, in base alle stime del Ministero dell'Interno, spenderemo quest'anno per l'accoglienza di 54mila 446 richiedenti asilo.
RispondiEliminaUn Paese di farabutti. Tu lavori ti prosciugano con le tasse e poi vedi dove vanno i finire i soldi, altro che alla sanità ed il benessere dei cittadini laboriosi. Poi dicono che non ci sono soldi per le pensioni. Anche lì dove vanno a finire!?
RispondiEliminaintanto il pnrr è stato scritto dai suoi sodali e così come è, è pressochè irrealizzabile. Ma se in cambio di quei quattrini dobbiamo farci invadere e sostiture PER SEMPRE la base etnica della popolazione ITALIANA, allora chi se ne frega del pnrr. Meglio un paese integro, anche se con meno soldi. Tanto lo vediamo dove vanno i quattrini: per accogliere e mantenere gli invasori, per i fannulloni del rdc ed in mille bonus assurdi...
RispondiElimina4 ore fa - 12:58
RispondiElimina@moscabianca Infatti l’unico paese che ha preso anche i soldi a prestito è stata l’Italia, pensa che geni Conte e Draghi. Gli altri paesi hanno voluto solo quelli a fondo perduto. Riassumendo noi essendo contributori netti della UE finanziamo i paesi che hanno preso solo contributi a fondo perduto, in più paghiamo interessi per denari di cui non sappiamo cosa fare, vedi bocciodromi, piste ciclabili, cimiteri, amici degli amici, ecc… Draghi per aver detto quella banalità che cioè avrebbe difeso l’euro (vorrei vedere che non l’avesse fatto era presidente della BCE) è diventato una divinità, per me è solo un grande bluff.
purtroppo sono affamati di soldi e vogliono che il xeto medio abbassi la cresta. Oggi ho cercato un albergo, per lavoro a giugno ed il più avevano già le camere al completo. Alla faccia della crisi.
RispondiEliminaSiamo legati dalle leggi come una corda a corsoio al collo, nessuno che taglia. Li senti sempre dire, eh, la legge dice, il codice dice, i diritti umani dicono,....- però quella legge che dice che un clandestino senza documenti non può entrare e nemmeno appoggiare piede sul nostro suolo, quello non vedono e non sentono. Con che definizione dovremmo imputarvi visto che non state rispettando il programma pronunciate prima delle elezioni?
RispondiEliminaNel PD non si rendono piu' conto delle scempiaggini che dicono. La loro ricetta per non avere un "esercito di irregolari in giro per l'Italia" (parole loro), é quella di regalare a tutti un permesso di soggiorno usando come hanno fatto fino ad ora la "protezione speciale". Questa marea di non aventi alcun diritto all'accoglienza, che continuano a rimanere qui a carico del contribuente italiano costa una valanga di milioni di euro. E ci sono italiani che faticano a tirare fine mese. Ma al PD e ai vescovi non importa nulla. Per loro la priorità sono "i migranti". Bisogna farla finita!
RispondiEliminaLa protezione speciale esiste, magari sotto altro nome, negli altri paesi UE? Il governo dice di no, l'opposizione dice di si, si può sapere la verità? Se la protezione speciale é legittima non ha senso parlare di costo, se non é legittima non vale la pena parlarne. Ogni richiedente che rimane "ospite" dei ns centri per un anno costa più del viaggio aereo nel suo paese di origine. Quindi "conviene" investire fino a 1-2000€ per eseguire un foglio di via, piuttosto che mantenere un soggetto nei centri o peggio lasciarlo andare fuori in modo incontrollato. Non dimentichiamo che l'accoglienza costa alcuni mld/anno con 1 mld per gli "accompagnamenti" si possono rimpatriare molte persone.
RispondiEliminaIL problema purtroppo è di fondo. Finche i clandestini rappresentano un guadagno per cooperative, trafficanti e mafie varie, la sinistra troverà sempre il modo di invitarli in Italia come fa da 20 anni. Poi la speranza è che prima o poi venga data la cittadinanza e che anche loro possano votare, naturalmente per chi li ha sempre difesi e sostenuti e coccolati.
RispondiEliminaAFFARI D'ORO E IL POPOLO ITALIANO PAGA!!!!
RispondiEliminaSCAFISTI ed ONG bell'accoppiata
RispondiElimina