giovedì 2 giugno 2022

Non piangere… (Questa lettera è da leggere come se fosse un messaggio di coloro che non sono più tra noi).

 Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove vivo, se tu potessi vedere e sentire quello che io vedo e sento in questi orizzonti senza fine ed in questa luce che tutto investe e penetra, tu non piangeresti, se mi ami!

L’incanto di Dio e delle sue espressioni di sconfinata bellezza sono ormai parte del mio essere. Le cose di un tempo, al confronto, sono immensamente piccole e quasi senza colore.

Mi è rimasto un intenso affetto per te, una tenerezza che non ho mai conosciuto. Sono felice di averti incontrato ed amato nel tempo, ma tutto era allora così fugace e limitato! Ora vivo nella serena e gioiosa attesa del tuo arrivo tra noi, tu pensami così!

Nelle tue difficoltà richiama alla mente questa meravigliosa casa dove non esiste più la morte e dove insieme ci disseteremo, nel trasporto più intenso e più puro, alla fonte inestinguibile della gioia e dell’amore!

Non piangere quindi, se veramente mi ami!

Tratto da: “Non piangete i morti” di Charles W. Leadbeater (Editrice Libraria “Ars Regia” – Milano). Edizione riveduta ed aggiornata a cura del Gruppo Teosofico Valdostano (Aosta – Giugno 1994)

7 commenti:

  1. L'opposizione di Russia, Cina, Malesia, Brasile e Africa è stata fatale al trattato pandemico. Muore così l'ultimo spauracchio della falsa controinformazione. Cosa diranno adesso i falsi profeti della paura? Aspettate, mi sembra già di sentirli. Diranno che era "tutto parte del piano". Il Nuovo Ordine Mondiale vince sempre, anche quando perde irrimediabilmente e anche quando tutti i suoi obbiettivi iniziali falliscono miseramente. Mestiere duro quello del falso controinformatore. Per pochi spicci, deve fare capriole e salti carpiati peggio di un funambolo.
    https://t.me/EurasianChoice/14694

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  2. In più di una occasione, abbiamo avuto modo di constatare come la cosiddetta commissione parlamentare d'inchiesta del 6 gennaio sia impegnata a cercare le prove che Trump abbia firmato l'atto contro le insurrezioni prima di lasciare la Casa Bianca. L'idea di fondo di questa "commissione d'inchiesta" è quella di voler accusare Trump di aver ordito ed eseguito un "colpo di Stato" prima di lasciare la Casa Bianca. L'arresto di Peter Navarro, ex consigliere economico di Trump, sembra andare esattamente in questa direzione. Spremere gli uomini dell'amministrazione Trump per trovare le prove che questi abbia trasferito il potere ai militari.

    C'è però una notevole incongruenza in quanto accaduto ieri. Il dipartimento di Giustizia ha fatto arrestare Navarro, già rilasciato, e invece non ha nemmeno sfiorato Mark Meadows e Dan Scavino, che sono molto più vicini a Trump di Navarro. Se l'amministrazione Biden fosse stata effettivamente al comando, avremmo dovuto vedere un accerchiamento degli uomini di Trump. Il fatto che non lo vediamo è una ulteriore prova che Joe Biden alla Casa Bianca non è in controllo proprio di nulla.
    https://www.thegatewaypundit.com/2022/06/doj-declines-charge-two-trump-allies-dealing-blow-jan-6th-panel/

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  3. L'ambasciata russa in Italia sta monitorando tutti gli episodi di intimidazione che i russi hanno subito in Italia da quando il governo Draghi ha avviato la sua campagna di aggressione alla Russia. Non è solo Trump ad avere un conto aperto con lo stato profondo italiano. È anche Vladimir Putin. La classe politica italiana si ritrova di fronte dei potenti avversari senza avere più la protezione dei vecchi "amici" di un tempo del governo segreto di Washington. Non finirà per nulla bene per loro.
    https://t.me/ambrusitalia/380

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  4. Draghi sembra aver già fatto trapelare un messaggio piuttosto chiaro per la risoluzione parlamentare sull'invio di armi in Ucraina in programma per il prossimo 21 giugno. L'uomo del Britannia ha fatto sapere che se qualcuno ha assunto una nuova posizione al riguardo, l'esperienza del suo esecutivo può considerarsi conclusa. Tutto quindi sembra pronto per un incidente già preparato. Draghi non cerca la mediazione perché ha bisogno di alzare la posta in gioco per staccare la spina. Conte, dal canto suo, sa già che Draghi vuole lasciare ed è pronto a portargli in dote il pretesto che cerca per abbandonare palazzo Chigi. Gli interessi di Draghi e di Conte sembrano quindi perfettamente convergenti in questa fase. L'errore, o meglio la mistificazione, in questo articolo del Giornale è quella di far credere che Giorgetti abbia "blindato" Draghi. In realtà, non ha blindato proprio nulla.

    Si è semplicemente limitato a dire che la Lega sarà sostanzialmente immobile in questa fase perché sa già che sono altri gli attori che si stanno muovendo per mettere fine al governo Draghi. I partiti stanno poi facendo i conti con un altro spettro, quello dell'astensionismo. Se alle prossime amministrative si profila una partecipazione di un misero 30%, le conclusioni saranno inequivocabili. La crisi di questa politica è irreversibile. Nessuno ha più elettori e nessuno rappresenta più in nessun modo il popolo italiano. È in atto l'estinzione di un'intera classe politica e probabilmente della stessa democrazia liberale per come l'avevamo conosciuta.
    https://www.ilgiornale.it/news/politica/strategia-conte-logorare-draghi-giorgetti-blinda-2039730.html
    ilGiornale.it

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  5. L'Italia è preda delle baby gang di immigrati
    5 Giugno 2022 - 09:23
    Sei ragazze accerchiate sul treno da Gardaland: "Qui le bianche non salgono". Sul Garda 2mila ragazzi assaltano auto e negozi

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  6. Risse, accoltellamenti, denunce per molestie e sindaci in allarme tra Lombardia e Veneto. È quel che rimane della maxi rissa del 2 giugno, sulla riva del Basso Lago di Garda, dove duemila ragazzi si erano dati appuntamento su tik tok. Un raduno «trap» sfociato in danneggiamenti fuori controllo.

    Decine di giovanissimi sono stati identificati nelle ultime ore, molti minorenni, arrivati da tutto il Veneto, dalla provincia lombarda e da Milano. Non solo rissa aggravata, ma anche danneggiamenti alle auto in sosta. I video che girano sul web mostrano giovani salirci sopra, devastare i plateatici, aggredire i passanti. Si vede una bandiera del Marocco e sarebbero anche comparse delle armi da taglio. Un vero assalto di fronte a cui molti locali sono rimasti chiusi, e per cui è stato necessario l'intervento della polizia in tenuta antisommossa.

    «Siamo molto preoccupati - ha detto il sindaco di Castelnuovo del Garda, Domenico Dal Cero - perché episodi come questo sono già successi in passato, ma soprattutto lo siamo per il numero di giovani coinvolti ed in particolare perché il tam tam sui social ha annunciato nuovi assalti».


    Per precauzione dopo i fatti di giovedì ieri è stato disposto dal prefetto di Verona un rafforzamento dei presidi alla stazione. Ed è entrata in vigore per il week end anche l'ordinanza che vieta di portare in spiaggia alcolici, bottiglie di vetro.

    Il maxi raduno ha anche registrato denunce per molestie sessuali. Sei ragazze di 16 e 17 anni si sono rivolte alla polfer della stazione centrale di Milano. Proprio il 2 giugno erano a bordo del treno regionale che da Peschiera del Garda doveva portarle a Milano dopo aver trascorso una giornata a Gardaland. Qui si sarebbero trovate con gli stessi gruppi di giovani che si erano dati appuntamento al raduno. E sarebbero state palpeggiate e molestate: «Eravamo circondate. Ridevano. Ci dicevano le donne bianche qui non salgono. Il caldo era asfissiante, alcune di noi sono svenute. Mentre cercavamo un controllore avanzando a fatica lungo i vagoni», sono le testimonianze riportate dal Giorno. I binari erano invasi «da oltre un centinaio di ragazzi, la maggior parte nordafricani, della nostra età o poco più grandi». Le vittime, mentre subivano violenza, non hanno chiamato le forze dell'ordine per paura, ma hanno contattato i genitori. «Abbiamo chiamato noi il 112 ma nessuno è intervenuto» ha riferito una mamma. «Gli autori delle aggressioni facevano parte molto probabilmente, anzi sicuramente dei ragazzi protagonisti della maxi rissa, ubriachi e fuori controllo», conferma il sindaco Del Cero. Un altro genitore ha raccontato l'episodio sulla pagina Instagram «Milanobelladadio»: «Salite sul treno per il rientro verso Milano, sono state accerchiate, palpeggiate, molestate da alcuni soggetti. Non riuscivano neanche a scendere dal treno, sono riuscite a Desenzano del Garda, sotto choc, in lacrime. Mi chiedo, ma come è possibile che ancora avvengano fatti del genere?».


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  7. Innocente in cella per 21 anni. Tutta colpa di una consonante
    4 Giugno 2022 - 08:19
    La storia di un operaio pugliese, accusato dell'omicidio di un amico per una parola dialettale interpretata male.
    Una S che per gli investigatori è una T. Una consonante che ha un peso spropositato e vale una condanna per omicidio a 24 anni. E una detenzione record nell'Italia degli errori giudiziari. Sono le 8.33 del mattino del 17 ottobre 1995 quando Angelo Massaro chiama la moglie Patrizia Macripò e dice quella frase sventurata che lo scaraventa in un mare di guai. Patrizia, la consorte, è preoccupata come solo le mamme possono esserlo, perché il piccolo Antonio deve andare all'asilo e si sta facendo tardi. Ma Angelo si smarca: «Soltanto che io sto ancora a San Marzano e devo andare a portare il morto e che sto sopra la strada che devo portare a Fragagnano». Morto, anzi muert, nel dialetto di quel pezzo di Puglia. O forse no: muers, anzi muers de coso, un oggetto pesante.

    Gli investigatori, che hanno messo il telefono di casa Massaro sotto controllo, fanno un balzo sulla sedia. Nessun dubbio. Per loro, quell'operaio sta trasportando il corpo di Lorenzo Fersurella, un giovane scomparso nel nulla proprio a Fragagnano, in provincia di Taranto, sette giorni prima, il 10 ottobre 1995. Fersurella era un amico di Massaro, ma a quanto pare anche un complice in poco edificanti traffici di stupefacenti e il dubbio è che sia stato fatto fuori per questioni legate a quello sporco business. Forse, le cose non stanno nemmeno così: forse Massaro, come ripeterà all'infinito, sta spingendo un muers o muerse, insomma un oggetto pesante, anzi una pala meccanica. Anche se, nota qualcuno, muers è un aggettivo e avrebbe bisogno di un sostantivo. Una T o una S, comunque, ma è inverosimile che un pregiudicato, una persona scafata, possa lasciarsi sfuggire nel dialogo con la moglie un'affermazione così cinica e gratuita, spropositata e fuori luogo mentre si sta parlando di asilo, fra un pannolino e un biberon.

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