Firenze, proteste all'arrivo del ministro Speranza: "Buffone, assassino"

DRAGHI a Napoli; contestazioni

  

DRAGHI cerca nuovo incarico...

 Draghi ormai sono giorni che si trova a New York e in particolar modo alle Nazioni Unite. Dopo il suo discorso nel quale ha fatto un nuovo atto di sottomissione al decadente blocco Euro-Atlantico, ha incontrato il segretario generale dell'ONU, Guterres. A questo punto, appare chiaro che l'uomo del Britannia sta utilizzando queste uscite pubbliche per trovare un altro incarico. La strada della NATO resta sbarrata ma quella dell'ONU non sembra essere da meno. Le porte dell'ufficio di collocamento del globalismo per Mario Draghi sono chiuse.

(fonte: Cesare Sacchetti - TELEGRAM)

Attenzione a legulei truffaldini...

 Alcuni lettori mi riferiscono che le persone che si sono rivolte ai vari legali che hanno imbastito delle vere e proprie cause truffa sul certificato verde e gli obblighi vaccinali stanno iniziando a chiedere conto dei buchi nell'acqua di questi avvocati. Questi parassiti hanno messo su una vera e propria industria in questi due anni. Una industria della disperazione che si fondava sul principio di trarre vantaggio da persone fragili e vessate dalle restrizioni che cercavano una via di uscita dal tunnel della farsa pandemica. Adesso le persone truffate chiedono conto di quelle cause farsa. Spero che i truffati vadano fino in fondo e denuncino sia questi sciacalli e le loro associazioni che hanno avuto solo il mandato di spillare soldi alle persone che avevano bisogno di protezione e aiuto. Lo stesso spero che avvenga nei confronti di coloro che hanno avviato raccolte fonde per iniziative che sono poi puntualmente sparite nel nulla. Il posto dei falsi controinformatori e di questi avvocati è una cella di due metri per tre.

(fonte: Cesare Sacchetti - TELEGRAM)

Mistificazione a go go...

 Sempre più arzilla la mistificazione della falsa controinformazione sugli "errori militari" di Putin e su presunte, o meglio inesistenti ribellioni dello Stato Maggiore russo contro  Putin. Se sfogliate l'Economist od  altro quotidiano della sfera anglosionista trovate scritte le stesse identiche menzogne. 

Tutte le falsità  sono smascherate. La perversa controinformazione è ormai divenuta l'ultima morente involuzione dei media mainstream della partitocrazia.

Lo squallido teatrino della politica.

 Assistiamo ad uno squallido teatrino della politica. 

I vari partiti per bocca dei loro leader, non sanno più quale mirabolante  promessa fare!  L'importante è beccare voti per arrivare ad una comodissima  e ricchissima poltrona. Oramai centrodestra e centrosinistra, a mio modestissimo avviso sono la stessa ed identica cosa. Io non andrò a votare perché ritengo che l'astensione sia l'unico modo per dire chiaro ai capataz che sono stufa, come sono stufi milioni di italiani, discriminati sul lavoro, sulle case popolari, sui sussidi. Oggi l'auto razzismo  domina, bene è ora che si metta la parola fine a questa VERGOGNOSA politica discriminatoria a danni di persone inermi

  

220 miliardi di contributi pubblici alla Fiat

 

220 miliardi di contributi pubblici alla Fiat: ” pretenderemo un risarcimento ”

Data di pubblicazione: lunedì 24 settembre 2012In: Diritto del lavoro, News1 Commento

Nessun’altra impresa italiana ha goduto degli stessi privilegi concessi alla Fiat. ” Sudori dei contribuenti italiani” ribadisce il presidente Paccagnella e continua, ”le piccole imprese se li sognano aiuti così generosi, se non fosse per loro, l’Italia sarebbe una nazione senza industrie, fabbriche, occupazione ”.

La Fiat è un’azienda privata che si regge su finanziamenti pubblici. Dal 1975 ad oggi ha ottenuto dallo Stato italiano l’incredibile somma di 220 miliardi di euro. Vanno calcolate tutte le voci: dalla cassa integrazione per i dipendenti ai prepensionamenti, dalle rottamazioni concesse dietro l’esborso dello Stato italiano, agli stabilimenti costruiti con i soldi dei contribuenti italiani e i contributi statali. Solo per i contributi in conto capitale gli abbiamo dato 6.059 miliardi di lire, di mezzo anche gli interessi ricevuti per gli investimenti nel Mezzogiorno d’Italia in base al contratto di programma stipulato con il governo nel 1988. Le società beneficiate, la Sata di Melfi, in Basilicata e la Fma di Pratola Serra, in Campania, hanno goduto dell’esenzione decennale dalle imposte sul reddito per le società meridionali. Mentre la legge 488 per il Mezzogiorno, in soli quattro anni, dal 1996 al 2000, ha fatto affluire nelle casse del Gruppo altri 328 miliardi di lire in conto capitale. Per gli ammortizzatori sociali in un decennio 1.230 miliardi di lire, altri 700 miliardi pubblici sono stati spesi per prepensionare 6.600 dipendenti nel 1994, e altri 300 miliardi per le indennità di 5.200 lavoratori messi in mobilità. Perchè Marchionne insiste con il voler portare via la Fiat agli italiani? È solo un discorso di pressione fiscale? La Fiat è passata da un indotto di 250 mila dipendenti agli attuali 30 mila. Il motivo reale che spinge Marchionne ad abbandonare l’Italia non lo sapremo mai, potrebbe essere una strategia geopolitica o di vergognoso risparmio fiscale. Vista la sua potenza potrebbe restare e combattere insieme a noi questa battaglia, altrimenti, può andarsene a patto che restituisca ogni euro di questi 220 miliardi ottenuti. Superata la nostalgia nei confronti dell’ultima bandiera che se ne va, dobbiamo decidere come salvare questi posti di lavoro: riavere indietro tutti gli aiuti di Stato può servire in questo senso. Al costo di mettere su una dura battaglia legale. Inoltre va redatto una sorta di contratto o disegno di legge da presentare a Bruxelles: le macchine costruite in Polonia o negli altri Paesi a basso regime fiscale e minor salariato, non dovranno essere vendute in Italia a prezzi triplicati. Come se da noi vivessero solo nababbi o idioti. Stop a tutti i finanziamenti pubblici verso altre aziende: d’ora in avanti chi vuole aiuti deve firmare un contratto che impedisca alla stessa di licenziare o chiudere in Italia per un tempo adeguato all’aiuto ricevuto. Monti insieme ai suoi tecnici ministri chiarisca una volta per tutte a Marchionne un concetto basilare: riveda i suoi progetti aziendali o si faccia carico dei lavoratori.

(Fonte:  https://www.federcontribuenti.it/220-miliardi-di-contributi-pubblici-alla-fiat-pretenderemo-un-risarcimento)

Ma i partiti,  tutti  i partiti e le varie RETI TV,..., perchè non ne parlano?